ROMA! ROMA!
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«Da Custoza alla breccia di Porta Pia»
Nel presentare la nuova edizione del ciclo del Risorgimento e dell’Unità d’Italia la casa editrice Susalibri offre l’opportunità di riscoprire uno dei più interessanti lavori di Salvator Gotta. Sono i cinque romanzi che l’autore canavesano scrisse nei primi anni Sessanta, in occasione del Centenario dell’Unità nazionale: “Le Cinque Giornate 1848”, “Gloria sui Campi 1859”, “Camicie Rosse 1860”, “L’Unità d’Italia 1861” e “Roma Roma”. In quest’opera le vicende attraverso le quali si compie l’unità e la nascita del regno d’Italia si intrecciano con le storie personali delle famiglie borghesi coinvolte nelle campagne risorgimentali. Con quest’opera, Salvator Gotta conclude il ciclo dedicato al Risorgimento Italiano, dando particolare risalto alla terza Guerra d’Indipendenza. Nel 1861 l’Italia poteva dirsi quasi fatta: mancava solo il Veneto e Roma. L’Italia, senza Roma capitale, era come un essere umano senza testa. Era destino che il ritorno di Roma all’Italia avvenisse dopo la completa unifi cazione nazionale: si ebbe così, nel 1866, la sfortunata (almeno militarmente) terza Guerra d’Indipendenza nella quale l’Italia provò l’amarezza della sconfitta sia a Custoza (nome sempre infausto per noi) sia a Lissa. Tuttavia, grazie alla vittoria dell’alleata Prussia e all’abilità diplomatica dei nostri governanti, si riuscì ad ottenere buona parte del Veneto con Venezia. E nel 1870 ecco giungere finalmente il momento tanto sospirato: le truppe di Vittorio Emanuele II invadono lo Stato Pontificio, cadono Civita Castellana, Bagnorea, Civitavecchia e, il 20 settembre, attraverso la breccia di Porta Pia i bersaglieri entrano in Roma. L’Italia è fatta!

Descrizione
SALVATOR GOTTA è nato a Montalto Dora nel 1888. Studiò a Torino, ove si laureò in giurisprudenza. Combatté
durante la guerra 1915–18 nell’artiglieria da montagna. Muore a Rapallo il 7 giugno 1980. Romanziere, commediografo, giornalista, trae i suoi personaggi dalla realtà, animandoli con il tocco umano di una calda sensibilità. Conoscitore delicato dell’anima infantile, ha scritto per i giovani parecchi volumi. Notissimi sono Il Piccolo Alpino, Il Castello di Montalto, Una Bimba alla ventura (premio Castello per la letteratura infantile 1954). Di particolare importanza è il Ciclo sul Risorgimento e l’Unità d’Italia che comprende, oltre a Le Cinque Giornate, Gloria sui campi, Camicie rosse, Italia 1861, Roma! Roma!
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